Narrativa e teatro per ragazzi

La mia piccola nonna

La musica nel tempo dei fiori di cappero da chi scrive ai giovani lettori.

Poche parole per presentare questo libro. Parole necessarie da parte di chi scrive. Un tempo i libri contenevano spesso la prefazione del loro autore. Lo scopo era quello di motivare la necessità della scrittura perché una storia non nasce mai a caso. Da parte di chi la inventa rappresenta un momento importante ed intimo, una grazia ricevuta da condividere con i lettori.

La scrittura tratteggia sempre una verità. La verità sta nella parola, nel significato del verbo. Comprendere questo verbo, permette di avviare un percorso di conoscenza interiore, di consapevolezza e profondità. Argomenti ardui da trattare e rivolgere ai ragazzi.

Oggi la società ha perduto il valore autentico della Bellezza. I sentimenti e soprattutto le emozioni sono in pericolo. L'attacco maggiore arriva dalla vanità collettiva e dal mondo della televisione, impostato su logiche omologanti e di profitto. L'emotività dei giovani offre un terreno fertile da gestire e controllare, accendere con false luci ed illusioni.

Le parole di Benedetta, ragazzina straordinaria, nata con il dono della musica, vogliono raccontare un' identità diversa dalla comune. Per capirla basta avere gli occhi giusti ed il giusto cuore. La musica è il linguaggio di tutte le emozioni umane. Comprendere la musica vuol dire cercare di capire come è fatto un essere umano.

La musica tra tutte le arti ha un grande potere, una forza educativa fondamentale. Per i greci rappresentava un momento indispensabile nella formazione di un fanciullo. Oggi nel sistema scolastico italiano la comprensione della musica classica è tenuta ai margini del sistema educativo. La scuola è diventata soprattutto competizione e rigore nozionistico. I ragazzi spesso vivono una vita destinata alla sordità. Una sordità metaforica che lambisce il vuoto…

Per Benedetta invece, il mondo possiede una melodia eloquente. Lei sa come contemplare la natura, usare la propria solitudine per immaginare… Benedetta capisce fin da piccola di avere un'anima. L'anima supera le apparenze poiché parte dell'eterno. Benedetta è una creatura speciale e preziosa per la salvezza del domani.

L'eccezionalità per un ragazzo non può essere un modello ma sicuramente una guida. I libri servono a capire, ad interrogare se stessi, a riflettere. Questo libro possiede tante voci e una musica per renderle esplicite. Leggere sarà anche ascoltare…

Ci auguriamo.

La mia piccola nonna

La mia piccola nonna

Può una piccola nonna essere fatata e far vivere alla nipotina Antilla una leggera avventura nel cielo di un circo fantastico? Alda è nata minuta di statura, non diventerà mai alta. Antilla invece, crescerà serena e sicura grazie all'affetto e ai consigli della sua nonnetta speciale. L'allegra scrittura poetica di Lina Maria Ugolini e il tratto lieve e incantato di Tiziana Longo uniti per raccontare una fiaba che insegna hai bambini a non avere paura, a superare le difficoltà della crescita con la forza dell'affetto e l'elisir della fantasia, ad accogliere la diversità fisica come un valore, un'opportunità di confronto unica e straordinaria.

Ingredienti di leggerezza

Sabbia marina…
Schiuma d'onda spazzina…
Filo d'argento per camminare…
il cielo del Circo per giocare…

La piccola nonna Alda equilibrista
La nipotina Antilla giovane apprendista

Bambini e bambine state ad ascoltare
questa storia che sta per cominciare…

La mia piccola nonnaLa mia piccola nonna

La mia piccola nonna Alda sa fare molte cose: sa entrare dentro una conchiglia, sa volare a cavallo di un cappello, imita il camaleonte e la zanzara, insomma sa fare tutte quelle cose che derivano dal fatto che grande non è.

– Nonna – io le dico – quando avrò la tua età vorrò fare anch'io tutte le cose che sai fare tu!

Lei sorride come una luna allegra, poi decide di suonare, come fosse il campanello di una porta, la punta del mio naso:

Dlin… Dlin!

Io rispondo subito: – Chi è?
E la nonna: – Sono io, apri…
La ricevo con gioia.
La nonna allora mi dice: – Lo sai Antilla che quando crescerai non saremo più uguali?
– Perché nonna? – Le chiedo senza capire.
– È semplice: tu diventerai più alta di come sei ed io invece resterò bassina come sono.
– Resterai piccola, nonna?
– Sì… resterò come tu mi vedi. Hai pensato a cosa farai allora?
In effetti, proprio a questo io non ho mai pensato. È difficile per una bambina vedersi lunga ed immaginare che gli alberi, l'armadio, la porta, cresceranno con te mentre la tua nonna no.
Come avrete capito, io e la nonna Alda abbiamo la stessa altezza. Io ho sette anni e la mia piccola nonna settanta. Anche in questo siamo pari: lei ha la mia stessa età di numero, a parte lo zero.
Avere una piccola nonna è una gran fortuna. Puoi fare tutto con lei e nello stesso tempo non corri nessun pericolo perché lei è comunque una nonna grande e sa come proteggere i bambini.

Il cerchio del circo sta per spuntare
sopra un foglio di sabbia… vicino al mare…

La mia piccola nonnaLa mia piccola nonnaIllustrazioni di Tiziana Longo