Autore: Lina Maria Ugolini
Copertina: Maddi Zumalabe
Editore: rueBallu
Anno: 2016
Età di lettura: Ottopiù
Copertina: Maddi Zumalabe
Editore: rueBallu
Anno: 2016
Età di lettura: Ottopiù
"Ravel guidava di giorno, guidava di notte sotto un cielo carico di stelle, perché le stelle c’erano ancora sopra il mondo in guerra e da lassù stavano a guardare, attonite e lontanissime. E sotto quelle stelle, viaggiava Adélaide, l’ambulanza con la musica dei suoi sortilegi."
C’era un uomo a Parigi che decise di arruolarsi, come molti francesi, per difendere il suo paese. Non era un soldato comune. Quell’uomo era un grande musicista.
Si chiamava Maurice Ravel.
Ravel in cuor suo, desiderava vivere l’avventura della guerra, indossare la divisa dell’aviazione e volare sui primi aerei della storia, così da vedere la terra dell’alto dove ogni cosa sarebbe apparsa piccolissima: le trincee graffi scuri, segnati dalle unghie di un drago. Gli uomini, minuscole formiche impazzite, tra alti fumi e fuochi.
Non fu possibile. A causa della bassa e minuta statura e della salute cagionevole, Ravel venne riformato. Era testardo e non si arrese. Riuscì comunque a partire per il fronte come volontario e soldato di secondo grado.
Era il 14 marzo 1916. La sua missione sarebbe stata quella di guidare un camion, un’ambulanza per soccorre e trasportare i feriti.
Durante quegli anni di guerra Ravel non compose né ebbe modo di suonare il pianoforte. Sappiamo dunque assai poco dei suoi pensieri, abbastanza però per scrivere insieme a lui questo racconto, un po’ vero e molto fantastico.
C’era un uomo a Parigi che decise di arruolarsi, come molti francesi, per difendere il suo paese. Non era un soldato comune. Quell’uomo era un grande musicista.
Si chiamava Maurice Ravel.
Ravel in cuor suo, desiderava vivere l’avventura della guerra, indossare la divisa dell’aviazione e volare sui primi aerei della storia, così da vedere la terra dell’alto dove ogni cosa sarebbe apparsa piccolissima: le trincee graffi scuri, segnati dalle unghie di un drago. Gli uomini, minuscole formiche impazzite, tra alti fumi e fuochi.
Non fu possibile. A causa della bassa e minuta statura e della salute cagionevole, Ravel venne riformato. Era testardo e non si arrese. Riuscì comunque a partire per il fronte come volontario e soldato di secondo grado.
Era il 14 marzo 1916. La sua missione sarebbe stata quella di guidare un camion, un’ambulanza per soccorre e trasportare i feriti.
Durante quegli anni di guerra Ravel non compose né ebbe modo di suonare il pianoforte. Sappiamo dunque assai poco dei suoi pensieri, abbastanza però per scrivere insieme a lui questo racconto, un po’ vero e molto fantastico.